“Intervento da 8 milioni di euro sull’edificio terremotato. Nel Salone dei Miti il consiglio comunale e gli eventi culturali.
REGGIOLO. Sta per essere svelato uno degli edifici più importanti del paese, risalente al XVI secolo: palazzo Sartoretti, che al termine dei lavori di restauro post-terremoto diventerà la sede del Comune. In precedenza era stato modificato nel 1765 dalla ricca famiglia omonima, che vi abitò e che fu per decenni appaltatrice dei dazi dei duchi di Guastalla. Nel 1979 venne lasciato in eredità al Comune con il lascito testamentario da parte dell’ultimo discendente della famiglia Sartoretti, donna Amelia.
In questi giorni si stanno togliendo le impalcature che coprono la facciata. Il cantiere, partito il 25 ottobre 2018, si concluderà agli inizi di luglio. Ospiterà il nuovo municipio e la biblioteca “Ambrosoli”, con ampi spazi di lettura, e la pinacoteca che vedrà riunite opere d’arte di grande valore, anche recentemente donate al Comune da parte di privati.
Il palazzo era stato seriamente danneggiato dalle scosse sismiche del 20 e 29 maggio 2012. Per ricostruire le parti più danneggiate è stato necessario attendere – tra progetti preliminari, progetti esecutivi, interventi della Sovrintendenza – nove anni. Lo studio che ha curato il progetto è Politecnica di Bologna di Micaela Goldoni. L’importo delle opere ammonta a circa 8 milioni di euro, di cui 5,9 milioni provenienti dalla Regione Emilia Romagna, circa 2 milioni dal Comune tramite l’assicurazione e 150mila euro da Autostrada del Brennero Spa.
Per la realizzazione dell’opera è stata creata un’associazione temporanea di imprese composta da Camar, R.W.S. di Padova e Tamagni Costruzioni di Boretto. L’intervento è stato suddiviso in due stralci funzionali: il primo ha garantito la riapertura dell’ala ovest all’interno del parco e le parti al piano terra sul fronte di piazza Martiri. A breve sarà possibile trasferire tutti gli uffici comunali. Il secondo stralcio ha ripristinato gli spazi utilizzati dalla biblioteca comunale prima del sisma. Ogni giorno, nel cantiere, lavorano 40 persone, tra artigiani, elettricisti, idraulici e restauratori. […]”
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